08 settembre 2008

Tempo ciclico e tempo lineare

Nella filosofia greca come nella sapienza orientale il tempo è percepito come ciclico. L'alternarsi del giorno e della notte, la suddivisione settimanale, il ciclo lunare, il susseguirsi delle stagioni, come quello degli elementi sono tutti esempi della ciclicità del tempo. In questo modello il tempo è assimilabile ad un cerchio dove l' origine e la fine non sono definiti ed in cui i momenti sono destinati a ripetersi all'infinito. Il concetto di creazione e quindi di creatore non appartengono a questo modo di pensare; per i greci la materia non ha avuto un inizio, esisteva da sempre ed il dio platonico, il demiurgo, si limitava ad ordinare (cosmos) una materia disordinata (caos).






Con l'avvento del giudaismo prima e poi definitivamente con il cristianesimo al tempo ciclico si affianca il tempo lineare. Come per una linea così anche per il tempo possiamo individuare un inizio che corrisponde alla creazione, una direzione (o senso) univoca e irrevocabile (non si può tornare indietro ed ogni istante è diverso dagli altri) e una fine (o un fine).


Anche per la scienza possiamo vedere come i due modelli ancora oggi convivano.
Nel modello di universo in espansione il big bang può essere considerato come l'attimo iniziale che imprime al tempo un senso di marcia irreversibile ( e le leggi della termodinamica lo confermano), se invece consideriamo l'espansione solo uno dei momenti, al quale segue l'implosione (con il tempo che torna sui suoi passi) ed una nuova espansione eccoci di nuovo nel macro-modello ciclico del tempo.
Resta da risolvere il problema dell'inizio e qui sta tutta la questione; a ben vedere tra chi ha fede nell'eternità di Dio creatore del cielo e della terra e chi ha fede nell'eternità della materia disordinata che casualmente diviene ordinata non c'è molta differenza; i secondi non possono certo rimproverare i primi di essere irrazionali perchè sempre di atto di fede si tratta, mentre i primi proprio dalla ragione e dalla razionalità dell'uomo e del creato possono trarre notevoli prove a loro favore (come vedremo in seguito).




Insomma il tempo è un cerchio o una linea? La nostra esperienza ci dice che è un pò tutte e due. Le settimane, i mesi, gli anni si ripetono, tuttavia non sono mai gli stessi, perchè noi cambiamo con loro e loro cambiano con noi; ciclicamente tornano compleanni, anniversari, ma non ci trovano uguali a prima; per questo il tempo è da considerarsi come una sorta di spirale oppure come diceva Bergson come un gomitolo che si forma lentamente ripiegandosi su se stesso ma mai negli stessi punti.

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