16 settembre 2008

Il tempo relativo di Einstein

Nel 1887 Michelson e Morley compirono osservazioni molto precise sulla velocità della luce, trovando che era sempre la stessa in tutte le direzioni indipendentemente dalla direzione del moto della sorgente o dell’osservatore.
Nel 1905 Einstein osservò che il concetto dell’etere, che entrava in conflitto con le misurazioni di Michelson e Morley, diventava inutile se si abbandonava l’idea del tempo assoluto.

La teoria di Einstein è basata su due postulati fondamentali:

"Le leggi della fisica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento inerziali. Non esiste un sistema inerziale privilegiato (Principio di relatività).
La velocità della luce nel vuoto ha lo stesso valore c in tutti i sistemi inerziali (Principio della costanza della velocità della luce)".

Solo con questi due postulati Einstein rivoluzionò il mondo fisico costringendoci a considerare la materia, lo spazio ed il tempo in maniera del tutto nuova.


Se immagino un osservatore interno ad un sistema in movimento formato da una sorgente di luce e da due corpi da essa illuminati equidistanti da essa in direzioni opposte, posso dedurre che egli vedrà un impulso luminoso proveniente dalla sorgente raggiungere “contemporaneamente” i due corpi. Considero poi un osservatore esterno, per il quale ovviamente la velocità della luce sarà sempre uguale in tutte le direzioni; egli vedrà una dei due due corpi allontanarsi davanti al raggio luminoso, mentre l’altro corpo gli verrà incontro, perciò il primo corpo riceverà il segnale luminoso un poco prima del secondo. La differenza sarà lievissima in quanto la velocità del sistema è bassa. Quindi due eventi simultanei per un osservatore non lo sono più per l’altro.
Poichè la velocità della luce è esattamente il quoziente della distanza percorsa diviso il tempo impiegato a percorrerla, osservatori diversi misurerebbero diverse velocità, ma questo è impossibile perchè la velocità della luce deve restare la stessa in tutti i sistemi di riferimento, per cui occorre ipotizzare che siano lo spazio ed il tempo ad esser modificati.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Se potessimo andare più veloci della luce il tempo andrebbe al contrario?
Sa.. sarebbe molto utile per i datati giocatori della mia squadra

Adriano G. (Milanello)