27 gennaio 2009

Oltre che ciechi anche....

RICERCA PUBBLICATA SUL British Journal of Urology

Troppo sesso da giovani aumenta
il rischio di tumore alla prostata

Lo suggerisce uno studio inglese su 800 uomini. Presa in considerazione anche l'attività «solitaria»

Un nuovo sistema a fusione di immagini per l'esame della prostata

LONDRA - Gli uomini che tra i 20 e i 30 anni hanno avuto un'intensa vita sessuale, anche onanistica, potrebbero avere maggiori possibilità di ammalarsi di tumore alla prostata. Lo suggerisce una ricerca della Nottingham University ,che ha studiato le abitudini sessuali di 800 adulti. Lo studio, pubblicato sul Brtish Journal of Urology, ha verificato un legame tra alti livelli degli ormoni sessuali, l'intenso appetito sessuale e lo sviluppo del cancro alla prostata, la forma tumorale più comune tra gli uomini.

LO STUDIO - Il dottor Polyxeni Dimitropulu dell'ateneo britannico ha effettuato uno screening della vita amorosa di 400 uomini affetti dal tumore e di altri 409 sani. È emerso che tra gli ammalati il 40% aveva fatto sesso o si era masturbato 20 o più volte al mese e aveva avuto sei o più partner, mentre la percentuale si riduceva al 32% tra i non ammalati. L'incidenza dell'età nei Don Giovanni era dimostrata dal fatto che il 59% di entrambi i gruppi ha raccontato di averlo fatto 12 o più volte al mese quando aveva vent'anni mentre passati i 30 la percentuale scendeva al 48%, per poi precipitare al 28% tra i quarantenni e al 13% tra gli over 50.


26 gennaio 2009

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ci sono studi altrettanto seri che invece imputano alla scarsa eiaculazione la maggior incidenza del tumore alla prostata.
L'urologia ufficiale consiglia la masturbazione, in mancanza di meglio, a scopo preventivo anche agli ultracinquantenni.

Fabulus ha detto...

A quale delle due dare ragione? una scienza sempre meno esatta e sempre più alla carta. Vietato vietare l'uomo moderno fa un pò come cazzo gli pare!!!